Tonsille e adenoidi
Le tonsille e le adenoidi sono formazioni costituite da tessuto linfatico, simile ai linfonodi.
Le tonsille sono localizzate nella gola e sono visibili aprendo la bocca ed abbassando la lingua, mentre le adenoidi sono localizzate nel rinofaringe (al di dietro del naso, ricoperte dal velo e non visibili aprendo solo la bocca, se non con l’ausilio di speciali strumenti).
Tonsille e adenoidi sono situate nella parte iniziale delle vie aeree e pertanto hanno la funzione di filtrare e catturare i germi che respiriamo e che possono provocare infezioni. Esse “esaminano batteri e virus” per attivare un processo di risposta immunitaria contro tali germi, ma esse stesse possono infettarsi.
Le tonsille e adenoidi aiutano a sviluppare anticorpi contro tali germi, cosa che avviene soprattutto nei primi anni di vita, ma la loro asportazione NON comporta perdita delle difese immunitarie.
COSA COLPISCE E FA AMMALARE LE TONSILLE E LE ADENOIDI
Il problema più comune che colpisce tonsille e adenoidi sono le infezioni
ricorrenti della gola o dell’orecchio o un significativo aumento di volume con ostruzione che può causare problemi respiratori.
Possono inoltre svilupparsi ascessi peritonsillari, tonsilliti croniche e infezioni delle piccole tasche (cripte tonsillari) situate nelle tonsille con possibile alitosi.
I tumori tonsillari sono rari e possono svilupparsi soprattutto nell’età adulta.
LA TONSILLITE
La tonsillite è un’infezione in una o entrambe le tonsille. I sintomi più comuni sono:
- tonsille più arrossate del normale
- presenza di placche o membrane biancastre
- un leggero cambiamento della voce dovuta all’aumento di volume delle tonsille
- dolore
- deglutizione dolorosa o difficoltà alla deglutizione
- ingrossamento dei linfonodi del collo
- febbre
- alito cattivo
Altre patologie che possono colpire le tonsille sono: gli ascessi tonsillari, i tumori delle
tonsille, gli angiofibromi del rinofaringe, localizzazioni di linfomi.
QUANDO CONSULTARE LO SPECIALISTA
Nei bambini è indicata una visita specialistica in caso di: tonsilliti croniche recidivanti (più di 4 – 5 episodi di tonsilliti nell’arco di un anno), difficoltà respiratoria nasale con roncopatia, apnee, disturbi della deglutizione, otiti recidivanti.
Per l’adulto è indicata anche in caso di un solo episodio di odinofagia (deglutizione dolorosa) o ascesso peritonsillare.
LA VISITA ORL
Lo specialista si informerà dei vostri i disturbi dell’orecchio, naso e gola, ed esaminerà testa e collo.
Egli usa un piccolo specchietto o uno strumento flessibile e illuminato per esaminare queste aree.
Gli esami colturali sono importanti nella diagnosi di certe infezioni della gola specie da streptococco.
PERCHÈ TRATTARE LE MALATTIE DELLE TONSILLE E DELLE ADENOIDI
Le infezioni batteriche delle tonsille specie quelle causate dallo Streptococco, sono trattate all’inizio con antibiotici. Talora può essere necessaria l’asportazione delle tonsille e adenoidi.
I due motivi principali per eseguire un intervento di Adenotonsillectomia sono:
- infezioni ricorrenti nonostante la terapia antibiotica;
- difficoltà respiratorie dovute a ipertrofia tonsillare e adenoidea.
Tali ostruzioni respiratorie causano russamento e disturbi del sonno che conducono a loro volta alla sonnolenza diurna negli adulti e a problemi comportamentali nei bambini.
La respirazione orale persistente dovuta a tonsille e adenoidi ingrossate può causare malformazioni dello scheletro facciale e alterazioni dell’allineamento dentale (occlusione). Inoltre le infiammazioni adeno-tonsillari possono favorire infezioni di strutture vicine come la tuba di Eustachio (passaggio tra la parte posteriore del naso e l’orecchio).
Questo può portare a frequenti infezioni dell’orecchio e perdita uditiva (sordità trasmissiva). Recenti studi indicano che la adenotomia può essere un trattamento benefico per bambini che hanno otiti croniche accompagnate da versamento nell’orecchio medio (otite media con effusione).
TONSILLECTOMIA E/O ADENOIDECTOMIA
Preparazione pre-operatoria Per almeno due settimane prima di qualunque chirurgia ci si dovrebbe astenere dall’assumere aspirina o altri farmaci che contengono salicilati.
Se il paziente o un membro della sua famiglia hanno avuto un qualunque problema con l’anestesia generale bisogna riferire al chirurgo.
Il chirurgo dovrebbe essere informato del fatto che il paziente sta assumendo qualunque altro farmaco, se ha una anemia falciforme, se ha un disturbo della coagulazione, se ha preoccupazioni riserve riguardo alle trasfusioni di sangue o ha usato steroidi nell’anno precedente.
Alcuni giorni prima dell’intervento vengono eseguiti esami e visita anestesiologica pre-operatoria.
Generalmente dopo la mezzanotte prima dell’intervento non può essere assunto nulla per bocca (neanche gomma da masticare).
Qualsiasi alimento presente nello stomaco potrebbe essere vomitato quando si induce l’anestesia e questo potrebbe essere pericoloso.
Prima dell’intervento, ai bambini, viene posizionata una pomata anestetica nelle aree (piega del gomito di solito) dove dovrà essere inserita l’ago-cannula per l’anestesia; si somministra la preanestesia per bocca e il bambino viene condotto nel gruppo operatorio accompagnato dai genitori fino alla zona filtro (area di accesso alla zona sterile).
Il piccolo viene sottoposto ad anestesia generale ed operato in anestesia generale.
Solo quando vi è la sicurezza del controllo della sua respirazione il piccolo viene riportato in reparto, assistito sempre dai genitori.
Dopo circa 8 – 10 ore, se non vi sono controindicazioni, viene dimesso con i consigli e le precauzioni da seguire a casa.
Il dolore post-operatorio non è significativo nei bambini mentre di solito è maggiore nei pazienti adulti. Sulle logge tonsillari operate si formano due placche bianche di fibrina che si staccheranno da sole nell’arco di 10 giorni a piccoli frammenti.
Nei primi dieci giorni post-operatori il paziente dovrà evitare di favorire il distacco di tali placche in quanto, se queste cadono prima della cicatrizzazione, vi può essere un sanguinamento, ed è per tale motivo che il paziente dovrà avere una alimentazione semiliquida e fredda per dieci giorni, non mangiare cibi che possano facilitare il distacco delle placche, non lavarsi con acqua calda, in quanto il calore può facilitare tale distacco.
Solo dopo la caduta delle placche il paziente è guarito e potrà riprendere una normale attività.
In caso di sola adenoidectomia, non vi è sintomatologia dolorosa ma si devono evitare cibi con vapori caldi ed esposizione al sole per 8 – 10 giorni come prevenzione del sanguinamento.
IPERTROFIA ADENOIDEA
I sintomi più comuni della ipertrofia adenoidea sono:
- respirare a bocca aperta
- invece che dal naso
- voce nasale (Rinolalia chiusa)
- respiro rumoroso durante il giorno
- infezioni ricorrenti dell’orecchio
- russamento notturno
- apnee notturne (il respiro si ferma per pochi secondi durante la notte con russamento o respirazione rumorosa).